La disfunzione renale predice la mortalità dopo ictus acuto ?


Lo scopo dello studio è stato quello di verificare se la funzione renale sia un predittore nel lungo periodo di mortalità nei pazienti ospedalizzati per ictus acuto.
Lo studio è stato eseguito presso il Ninewells Hospital and Medical School di Dundee in Scozia tra il 1988 ed il 1994, e vi hanno preso parte 2.042 pazienti consecutivi non selezionati, di cui 993 maschi, di età media 73 anni.
I pazienti sono stati ammessi in ospedale entro 48 ore dall'evento ittale.
Alla fine del periodo di follow-up (fino a 7 anni) sono state riscontrate 1.026 morti.
La maggior parte dei pazienti aveva una creatinina inferiore a 124 micromol/L.
La clearance della creatinina media era 54,8 mL/min (deviazione standard : 23 mL/min).
Coloro che sono sopravvissuti all'ictus avevano una clearance della creatinina più alta e più bassi livelli plasmatici di creatinina e di urea, ed un ridotto rapporto urea/creatinina.
La clearance della creatinina superiore o uguale a 51,27 mL/min ha predetto in modo significativo la sopravvivenza nel lungo periodo dei pazienti con ictus.
Pertanto dopo ictus acuto, i pazienti con ridotta clearance della creatinina al momento del ricovero in ospedale, con aumentate concentrazioni plasmatiche di creatinina ed urea e con un aumentato rapporto urea/creatinina, presentano un più elevato rischio di morte. ( Xagena )

MacWalter RS et al , Stroke 2002 ; 33: 1630-1635

XagenaMedilearnECM2002 "


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